venerdì 18 aprile 2008

National Theatre

Girando per internet, ho trovato questo pezzo molto interessante. Il testo è in inglese ed abbastanza lungo, ma merita di essere letto. Si parla anche del 1997 e come preparare il set per lo spettacolo. Non commento oltre, perche non ho letto ancora tutto, ma penso che possa essere utile per tutti noi.
www.nationaltheatre.org.uk/download.php?id=3739
Saluti! Janika

venerdì 4 aprile 2008

anne etc

Mi fa pensare ad una esplosione anche il testo PORNO' che stiamo provando con  Angela, Janika, Manuela e Marta: un semiagglomerato di frasi, alcune coerenti ma molte incoerenti fra loro, come i pezzi di un puzzle che esplodendo sono fotografati mentre sono ancora in aria: compresenti come nel puzzle finito ma in una dimensione altra, e come tali riassemblabili  altrimenti (sia da noi che dallo spettatore che assisterà alla nostra performance). Anche i registri sono diversi: profezie salvifiche, pubblicità, ironia verso l'una e l'altra, serietà verso entrambe, com-passione verso anne, ammirazione per una Anne "tosta" che piega il porno ai propri obiettivi, pietas per Anne bambina, irritazione per le sue incoerenze... insomma una bella prova di schizofrenia per le "voci recitanti" (traduzione compresa); baci a tutti, Simonetta

martedì 1 aprile 2008


L'istruttiva ed interessante visita di sabato scorso alla teseco mi ha fatto scoprire quest'opera...
A cosa può farci pensare? Naturalmente al capitolo 9 (la minaccia del terrorismo intenazionale) in cui la descrizione d un'esploioe è resa così fervidamente....

domenica 30 marzo 2008

Annie: un tentativo di cronologia

Col passare del tempo la mia ipotesi che Annie sia interpretabile come una unica persona s'è andata sempre più rafforzando, cercherò quindi di ricostruire una sua biografia a partire dai FATTI enunciati nel testo e collegandoli tra loro con qualche ipotesi, alle quali però cercherò di ricorrere il meno possibile....
Chiaramente il buon Martin Crimp potrebbe aver qualcosa d dire a riguardo, ma anch'io vorrei dirgliene quattro ;-)
Nel 1997 Annie ha tra i quarantacinque ed i cinquantacinque anni.
E' quindi nata tra il secondo dopo guerra e i primi anni cinquanta, probabilmente in Svizzera o comunque nella vicina Europa dell'Est (Balcani?).
Cresce in un ambiente socialmente medio-alto, dove non le manca nulla, ma fino a tarda età bagna il letto la notte(9), questo troppo agio, e forse anche le terapie subite, però la portano a distaccarsi dalla realtà a credersi, o desiderare d'essere, una macchina(7) un teleschermo(5) o una terrorista(6) tenta più volte il suicidio(6) (11)
A sedici anni lascia la casa dove è cresciuta e comincia a viaggiare in tutto il mondo con a seguito un borsone rosso pieno di pietre(6), si dedica al porno(16) per contemporaneamente divenire una hostess (16) durante i suoi viaggi comincia a costruire sempre più un distacco mentale tra lei e coloro che le sono accanto considerandosi sempre più una macchina di lusso(6)(7)
A diciannove anni è in Svizzera, ha i capelli raccolti in una treccia color mogano ed ha una storia con Karl, uomo sposato, dal vocabolario ridotto (13) ma anche dal grande potere economico ma sottoposto a padroni politici, uomo sensibile,decisamente più vecchio di lei. uccessivamnte durante la relazione Annie si tinge i capelli di biondo(2)
(La nota dell assenza di un preservativo aiuta a datare il tutto a prima del 1985)
La sua carriera di artista/attrice porno la porta una prima volta sulla copertina di Vogue ed a rissumere lo stato della sua generazione(9)
In svariate occasioni nella sua carriera di artista di rottura Annie tenta di togliersi la vita(11), è guidata da forti ideologie che la mettono in contrasto con Karl(2)
Nonostane tutto continua a studiare, tanto da arrivare a parlare 5 lingue e collaborare col CNR di Ginevra scoprendo una nuova particella elementare(8), appere una seconda volta sulla copertina di Vogue(9)
Nei tardi anni settanta Annie dà sfogo al suo desiderio di distruzione mettendo a segno una serie di attentati in Gran Bretagna(9).
Durante le indagini sulla sua attività di terrorista che evidentemente proseguono fino agli anni novanta(9) vengono interrogati alcuni suoi vicini di casa (4) (15) questi presentano Annie come la classica ragazza della porta accanto(14).
Nei primi ottanta, Annie incontra Paul, ha con lui una relazione molto intensa dalla quale nascono due figli: un primogenito maschio e Annushka, la secondogenita (probabilmente tra i due corrono almeno 5/8 anni). Creano una comune indipendente da tutti nella vallata da cui proviene la famiglia di Annie(10)
Il figlio maschio si trasferisce a Toronto in Canada(4)
Successivamente anche Paul lascia Annie(17) (1primo messaggio)
Negli anni Novanta la "comune" di Annie è coinvolta nel confitto dei Balcani, i suoi due figli sono uccisi nella vallata in cui la comunità si era insediata, Annie sopravvive (3) in preda ad un delirio decide di prendere la sua vecchia Cadillac rossa el 1956 e di portare via il cadavere della sua bambina via di lì credendo di poterla salvare(12)
Annie viene catturata e processata, vende i diritti cinematografici sulla sua vita per due milioni e mezzo di dollari(9).

venerdì 14 marzo 2008

postato da The Director per conto di Stefania


LA PRESENZA ASSENTE

 

L'immagine di Anne riflessa sullo specchio alle tue spalle.

E' così nitida che ne senti il respiro, il profumo, il battito del cuore.

Un sibilo improvviso, un proiettile e lo specchio esplode in frantumi.

La certezza di quel ricordo si trasforma in mille schegge luccicanti

vagano nell'aria

ti accecano lo sguardo

e ti feriscono

lasciando piccoli rivoli di sangue sulla pelle.

Sono le mille storie che avevi pensato per lei

il sorriso tenero di una bambina,

lo sguardo assente di un'anima devastata,

la furia di mani omicide,

la volgarità di un amore a pagamento.

Sono le storie che tu hai inventato

o le storie che il mondo ha pensato per Anna?

Lasciandoti interpretare, lasciandoti credere

di essere libero mentre aprivi e chiudevi la mente a comando.

Pensavi di gestire il gioco

o è il gioco ad aver gestito te?

Quante volte hai avuto la certezza di aver trovato la soluzione

e ti sei trovato  un dubbio davanti?

Raccolgi una ad una le schegge,

le lanci ancora in aria, perhè solo il caos può regalarti l'ordine

e lentamente si ricompone lo specchio.

L'immagine di Annuska si è dissolta in un refolo di vento

e scopri con stupore quanto tu le somigli.

lunedì 10 marzo 2008

13. Il soggetto fantasma

La versione italiana del brano numero 13 non è proprio quel che si dice una traduzione alla lettera. Infatti il testo italiano si intitola “Jungfrau (Word association)” e parla di un amore difficile fra una ragazza di 19 anni (Anna) e un uomo sposato (Karl). Invece il testo inglese si intitola “Communicating with Aliens” e racconta che lei (non dice il nome) è in contatto con gli alieni, ma questi non comunicano con lei, bensì la stanno usando senza che lei ne sia consapevole (without her knowledge): usano la sua mente come una specie di Cavallo di Troia attraverso cui possono gradualmente invadere tutta la coscienza umana.

Nel soggetto numero 6 (Mamma e papà) si dice che nessuno costringe Annie a fare niente e l’idea che Annie venga “costretta a fare qualcosa è francamente assurda (ludicrous, nel testo inglese). Ma Annie si sente “come uno schermo della TV”, dove davanti tutto sembra reale e vivo, e dietro “non c’è niente”.
Nel soggetto numero 16 (Pornò), negando che Anne sia sfruttata per fini pornografici, si dice che il fatto che la bambina venga “drogata e desensibilizzata…umiliata…e poi fotografata o filmata senza che se ne renda conto (without her knowledge) è una caricatura ridicola (ludicrous)”.
La ripetizione del termine “ludicrous” ha l’effetto di sottolineare il riferimento; effetto che nel testo italiano viene stemperato dall’uso di due parole diverse: “assurdo” e “ridicolo”.

L’esistenza di questo brano è testimoniata dal video di You Tube incluso nel Blog da Fabio Giovedì 6 Marzo e che comprende la sequenza: Untitled (100 words), STRANGELY!, Communicating with Aliens, Girl next door. È probabile che Crimp abbia scritto due soggetti per il brano numero 13, lasciando libertà sulla scelta.

Comunque sia, è interessante leggere questa versione fantasma perché forse può aiutare nella comprensione dell’opera. In particolare, un riferimento esplicito a “Communicating with Aliens” si trova nel soggetto successivo “La ragazza della porta accanto”, di cui “Communicating with Aliens” è come un preludio: ha l’aspetto amichevole e rassicurante della ragazza della porta accanto, ma è un Cavallo di Troia, la televisione, attraverso cui si può gradualmente invadere tutta la coscienza umana.


sabato 8 marzo 2008

9. Lo stato d’animo di una generazione

Titolo: La minaccia del terrorismo internazionale
Durata: 6 minuti (letto piuttosto velocemente)
Personaggi: 3
Luogo: non è specificato.


Bagnare il letto di notte in bambini di età superiore ai 5-6 anni è da considerare un disturbo che può avere cause fisiche o psicologiche. Nel caso di queste ultime si può trattare dell’espressione di stati di ansia, angoscia, insicurezza, bisogno di attenzione.

Anne era una bambina che aveva tutto: bei vestiti, gli ultimi modelli di Barbie e Ken con tutti gli accessori sapientemente progettati per lei dalle industrie di giocattoli. Appartiene ad una famiglia benestante che l’ha allevata nella piena osservanza delle regole: la scuola privata, la chiesa.

Ciononostante, una volta cresciuta, ha compiuto “azioni di fortuita e insensata violenza”. Per questi atti ha subito un processo durante il quale sono stati esaminati in aula i suoi referti psichiatrici e le prove materiali della sua attività: passaporti falsi, nastri di telefonate registrate, videocassette che mostrano l’esplosione di un negozio di scarpe pieno di clienti, ecc.

I tre personaggi parlano del processo. Due di loro sembrano aver assistito al processo, mentre il terzo fa domande. Sembra quasi che la conversazione non sia provocata da un interesse morale verso l’accaduto, ma dalla mera necessità di risolvere un problema di ordine pratico, come la necessità di esaminare la richiesta di risarcimento da parte degli agenti che si sono occupati del caso e che ora affermano di soffrirne le conseguenze traumatiche.

L’atteggiamento di Anne al processo fa pensare che “non gliene importi”, che non abbia “coscienza”; non rivela “un barlume di sentimento”, ascolta “inespressiva” le accuse. Di fronte a questa condotta i personaggi si chiedono come sia possibile che sia la STESSA bambina che portava il vestito di percalle rosa, che aveva la Barbie con tutte le scarpe piccine piccine in fila, che frequentava la bella scuola in collina e pregava Dio alla sera; la STESSA che ora butta all’aria quelle scarpe piccine piccine con l’esplosivo; si chiedono se sia la STESSA che si svegliava angosciata al suono freddo di un meccanismo a suoneria; la STESSA che ora prepara meccanismi a tempo per esplosivi.

Anni fa in Gran Bretagna, due adolescenti uccisero un loro compagno. Il filmato che riprendeva i tre che camminavano in un centro commerciale (o in una stazione ferroviaria) fu trasmesso continuamente in TV a tutte le ore. Uno degli argomenti più ricorrenti del dibattito che ne scaturì fu lo stupore suscitato dal fatto che questi ragazzini provenissero da famiglie benestanti, “normali”. Da allora certi atti di violenza continuano a scatenarsi e sono l’espressione rabbiosa dello stato d’animo di una generazione cresciuta in una società che propone il denaro come valore e le indossatrici come figure di riferimento, e della quale, di conseguenza, non riconoscono più l’autorità.