venerdì 29 febbraio 2008

fisica delle particelle

Tempi di lettura: 2 minuti
Personaggi :2-3 donne di età media 40, pettegole con una leggera attitudine all' essere invidiose.
Protagonista: una delle tre é la migliore amica di Anny
Luogo della scena: sala d' aspetto di un aereoporto.
Scena ipotizzata.
Le tre amiche sono in partenza per un viaggio di piacere e, nell' attesa si parla di Anny in termini ironici e di pettegolezzo.
Dalla lettura del testo non emerge nessun aspetto autentico della personalità di Anny ma solo gli aspetti che le tre donne vogliono attribuirle.
Due secondo me, potrebbero essere le interpretazioni
-una di invidia perchè Anny potrebbe apparire volutamente come una persona con una vita privata a tratti squallida,con incontri continui e superficiali con uomini che non rivedrà piu e, una vita pubblica con ruolo importante di donna molto colta di alto rango: una ricercatrice la cui scoperta di una particella cambierà le teorie dell' universo. questa prima ipotesi ha una chiave di lettura fortemente sarcastica ed ironica di persone invidiose delle capacità altrui e consapevoli dei propri limiti intellettuali.
- una seconda interpretazione è di commiserazioneper unadonna cosi valida ma ,infelice interiormente per una vita che non la soddisfa pienamente nonostante le scoperte universali che riesce a fare.
Imporessioni personali.
Credo che Anny sia una donna dalle moltepllici personalità in quanto non ha un ' identità ben definita.

giovedì 28 febbraio 2008

Ecco il volto dello psicopatico!!!

E' lui!!! Martin!!! In tutto il suo splendore... Enigmatico direi...
Ho letto tutto il testo, e, che dire? Non si può pensare "normalmente" sennò non se ne viene a capo. Condivido l'invito di Lorenzo a trovare gli oggetti, che penso possano aiutarci a creare lo spettacolo.

Inoltre vi propongo questa foto

E' tratta dallo spettacolo messo in scena dall'Accademia degli Artefatti. Secondo voi da che soggetto è tratto? Io non ne ho la più pallida idea...

Un saluto a tutti i "Presunti tali"

AnneAnnieAnnyAnia

sono simonetta, mi è saltato un pezzo: a proposito dell'idea di Marta  pensando ai Pink Floyd e the Dark side of the Moon, oltre a Brain Damage mi suggestionano come musiche per noi Eclipse e The Great Gig in the Sky; grazie ancora a Lorenzo per la trasmissione e a stasera.

AnneAnnieAnnyAnya

Cari tutti, l'idea di Marta del prisma che scompone il fascio di luce mi fa pensare alla copertina di The Dark Side of the Moon, e quindi alle musiche possibili per la nostra "mise en scène" es. Brain damage e

mercoledì 27 febbraio 2008

soggeto 5

L'obiettivo ti ama:
-durata  2 minuti circa
-personaggi al minimo 2 un regista e un attore/attrice (secondo me Annie) 
-notizie su Annie, potrebbe essera anche una cosa (mha!)
-immagine rappresentativa allegato "obiettivo"
 
Chi è secondo me Annie
secondo me Annie potrebbe essere ognuno di noi,
 mi spiego meglio.
Per rappresentarla ho scelto un prisma che scompone il fascio di luce che vi arriva, questo perchè secondo me Annie come ognuno di noi è un insieme di diverse sfaccettature; come nella luce convivono i colori allo stesso modo una persona è un insieme di atteggiamenti, sensazioni, personaggi.
 
Se non mi sono spiegata tanto ci si vede al corso!
 
Ciao Marta  (postato da The Director per motivi tecnici)














AnneAnnieAnnyAnya

Caro Director, mi scuso per il ritardo ma non ho il P.C. e posso solo approfittare di quello del SERT nell'unico momento tranquillo, il mercoledì pom; inoltre non posso scrivere direttamente sul blog (mamma USL non vuole);spero tu possa farlo in vece mia.
 
TESTO n.7 "LA NUOVA ANNY"
 
tempo: max 9 minuti;
 
E' la pubblicità di una macchina? (nuova, lucente, libera, che sfreccia su collinose strade mediterranee, in cui i bambini viaggiano sicuri e gli adulti in relax) O è la nuova vita di Anny che da bambina per sfuggire all'angoscia per giorni si fingeva - fra le altre cose- una macchina? Una vita che non prevede più paesaggi devastati, in cui nessuno ruba, tradisce, massacra bambini, sanguina, stupra, fa sesso a rischio; una vita in cui cìè sprezzante distacco da quell'umanità debole frequentata prima.
Delle 2 voci che ripetono le stesse battute, la prima potrebbe avere un tono veramente da pubblicità accattivante, la seconda potrebbe ironizzare (magari un dialetto?) fino ad assumere un tono drammatico quando comincia a delinearsi il contrasto con la drammatica vita precedente di A.
Oggetti possibili: modellino di auto, telefono mobile, un volante, esplosivi, velo di donna araba.
Sono d'accordo con Janica (inutile cercare tutti i personaggi ed attribuire loro le parole adeguate: chi è messo in gioco è anche lo spettatore- non voyeur v. testo 11)
 
Ma... se volessimo comunque proporre pezzi riconoscibili di un puzzle, sceglierei i testi 1,3,6,9,10,11, cercando di mostrare sia "i momenti convergenti" che quelli "divergenti" (grazie a Samanta o Janica?) enfatizzando i rimandi al fare teatro: testo 5 ma soprattutto testo 11: possiamo proporre la vita di A. come opera d'arte in alternativa ad un prodotto di intrattenimento da consumare da parte di voyeurs? possiamo ancora evitare il post-radicalismo o almeno metterlo in scena con ironia?
Grazie a tutti i contributi, alle foto veramente azzeccate e suggestive,
bacioni e divertitevi stasera, simonetta
 
 
 
 

Però...

Voglio dire che se all'inizio il testo mi sembrava impossibile da capire, ora, piano piano mi comincia addiritura a piacere. Secondo me è inutile cercare di indovinare tutti i personaggi e battute esatte per ciascun di loro. Questo testo è particolare, perche mette in "gioco" non soltanto chi l'interpreta, ma sopratutto lo spettatore (a patto che lo spettatore riesca a concentrarsi e voglia partecipare) - ognuno di noi ha la propria cultura, i propri ricordi e usando tutti questi soggetti, ognuno si può costruire una interpretazione che non deve per niente assomigliare alla visione degli altri. Alla prima lettura mi sono venute in mente queste due immagini:
parte II come "uomo" di Anne e parte VII come l'auto di Anne (sembra un testo pubbicitario, forse recitato proprio da parte di Anne?). Ma ci restano sempre tanti "però" in aria....
(mnjah è il mio nick per blog, ma sono Janika)


martedì 26 febbraio 2008

Valutazione generale e soggetto 2

Valutazione generale:

Ritengo che “attentati alla vita di lei”, sia obiettivamente un testo difficilissimo.
In effetti non presenta alcun tipo di indicazione circa la messa in scena.
Stessa cosa vale per i ruoli, i personaggi. L’inizio di ogni
battuta è contraddistinta da un trattino, situazione questa che lascia liberi ad ogni interpretazione.
Non esistono indicazioni per una realtà individuabile o riconoscibile.
Anche i diciassette soggetti, non hanno una trama definita. E’ come se all’interno del percorso dell’autore gravitino delle micro-storie che si intrecciano fra di loro, in alcuni momento convergendo, dando quasi un senso ai soggetti, in altri momenti divergendo, annullando completamente l’intricato puzzle che l’interprete/lettore ha elaborato fino a quel momento per dare un senso e magari un volto a questo personaggio assente, Anne, della quale si cerca, invano, di rintracciare l’identità, attraverso indizi o quant’altro l’autore ci concede.
L’idea che emerge, almeno in me, è che ogni soggetto possa essere considerato una storia a se stante, con un proprio titolo e un proprio obiettivo ( la televisione, il terrorismo, la guerra…..) ecc.
Tutto questo nel tentativo di trovare informazioni per cercare di dare un identità ad Anne, informazioni che immancabilmente saranno smontate dal successivo indizio.
La domanda viene quindi spontanea, chi è questa misteriosa Anne?
Credo che se l’autore avesse voluto svelarci il mistero ci avrebbe dato la risposta.

Soggetto n.2: Tragedia di amore e ideologia

Tempo di lettura, cercando di controllare la respirazione, circa 14’
Personaggi da 3 a 5

Anne (almeno nel mio soggetto) è una donna bionda, dalla pelle chiara, giovane e probabilmente bella

Uomo : intrigante,colto, aristocratico





definirei i due amanti

fanno l’amore con passione nell’appartamento di lui, uomo di potere e quindi con ................
alto reddito. Ovvio che sia arredato con gusto.......













come quando Hitler......
Vista su quale città ha forse importanza?







2. Tragedia di amore e ideologia







Durata: 10-14 min.
Speaker: 3-5
Anne è una donna giovane e bella, dai capelli dorati e la carnagione chiara. Ha una relazione con un uomo più vecchio, attraente, un uomo di autorità e potere. Anne è idealista e passionale. Tra i due vi sono forti differenze ideologiche. Lei odia l'ambiente di lui, i suoi "padroni politici".

Consumano il loro amore in una grande città europea attraversata da un fiume, potrebbe essere Vienna, Parigi, Praga, Berlino...

Anne non sembra essere un personaggio reale. Nel soggetto si parla più volte di tragedia d'amore e d'ideologia. Sembra piuttosto una conversazione di 2 registi che illustrano la loro visione della storia ad altre persone che a loro volta commentano o fanno domande. La scena in cui si svolge il rapporto tra Anne e il suo uomo viene descritto con dovizia di particolari per quanto concerne l'arredamento, le luci, lo sfondo. Vengono riportati persino i loro dialoghi e monologhi.

L'impressione è quasi quella di un vagheggiamento di una grande tragedia da inscenare.

I rimandi al teatro o comunque a una forma di rappresentazione scenica sono continui ed espliciti anche in altri soggetti del testo.

"È teatro - giusto - per un mondo in cui il teatro vero e proprio è morto. Al posto delle convenzioni in disuso del dialogo [...], Anne ci offre un dialogo di oggetti [...]. Ci offre nientemeno che lo spettacolo della sua personale esistenza [...]." (cfr. soggetto 11)

Anne è teatro, Anne è la vita, Anne potrebbe essere ognuno di noi!

Oltre al ritratto di fanciulla che disegna e al posacenere triangolare con la scritta Ricard già pubblicati da The Director, gli altri oggetti del soggetto sono un letto di noce, un pianoforte a coda Pleyel, un orologio Luigi XIV con un pastore nudo piccino che suona una campana piccina che nella fantasia degli speaker scivoleranno sotto il letto in un momento di acme della scena, un pavimento di parquet lucido, un appartamento dai soffitti alti in uno di quei palazzi monumentali stile Ringstrasse di Vienna...

Annie

LA MINACCIA DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE

Durata: circa 5 minuti
3 persone di cui una che conosce bene Annie, una la conosce così così e l'altra pochissimo.

Annie è cresciuta in una famiglia benestante frequentando persone di un certo ceto sociale, i suoi genitori erano apprensivi.
Adesso Annie è una donna solitaria, sembre non avere una vita sociale, consuma pasti da asporto. Ha una buona manualità nel saldare i meccanismi a tempo e i detonatori al mercurio. E' piuttosto egocentrica (è apparsa 2 volte sulla copertina di Vogue e ha venduto i diritti cinematrografici per 2 milioni e mezzo di dollari). Si sposta spesso.
La mie impressioni: Annie è una persona fredda, cinica, crudele, arida, egocentrica, calcolatrice, attaccata ai soldi, solitaria e vendicativa. SPIETATA

Ciao a tutti!!! A mercoledì

Cristina

Soggetto n.7 La nuova Anny


Commento al soggetto n.7

L'automobile chiamata Anny può avere due interpretazioni. Potrebbe essere la macchina di Anne, o potrebbe essere lei stessa che pensa di essere un'auto. In entrambi i casi le qualità descritte in realtà vogliono esplorare lati della personalità di Anne, sia "vecchi" come ad es.i viaggi ma sia anche "nuovi" come quando si dice che nell'auto non c'è posto per zingari, arabi, ecc. mentre si è saputo che Anne si faceva fotografare con loro e non li disprezzava, o come quando dice che nessuno carica esplosivi per obiettivi politici.
Non mi risulta la presenza nel soggetto di "oggetti".

Un saluto a tutti i "Presunti tali" da Fabio

Stefania alias Anne

(Stefania non può postare direttamente quindi lo faccio io per lei. The Director)

Anne è tutto o niente.

Forse è solo il gioco di un autore che nell'inventare un personaggio o nel volerlo descrivere, si serve degli altri per raccontarlo, attraverso le loro esperienze più o meno approfondite o attraverso le loro sensazioni, emozioni o notizie che arrivano dall'esterno.

Ciascuno di noi se da spazio alla fantasia immagina lo straordinario e non l'ordinario e così:

Anne è una "figlia dei fiori" che si è ribellata ad una famiglia conformista

Anne è un'assassina spietata, senza scrupoli ed egocentrica

Anne è una pazza che soffre di crisi depressive, pensa di essere altro, una macchina, uno schermo, tutto tranne che se stessa; ripudia il mondo crudele che le ruota attorno ed è legata alla sua infanzia, il suo ambiente protetto ed incontaminato.

Forse è solo un modo per l'autore di raccontare come gli altri vedono gli altri, una tempesta di idee che in realtà ha un suo senso e ordine perchè parla dell'umanità.

La storia di Anne è "l'interpretazione molteplice di un testo", come un libro letto da più persone dove ciascuno da un volto e un'anima al personaggio, viene rapito da un passaggio piuttosto che da un altro, si riconosce in un'emozione piuttosto che in un'altra e tutti hanno torto e tutti hanno ragione, perchè non esiste un modo univoco di interpretare la vita.

Dietro a questa "tempesta di idee", si delinea però un filo conduttore:

Anne è la rappresentazione delle stagioni della vita.

L'infanzia, l'adoloscenza, la maturità e la vecchiaia.

Ogni momento viene raccontato con immagini forti che suscitano le emozioni tipiche che attraversano questi passaggi naturali.

E cosi tutti e nessuno sono Anne.

Ancora su Anne

Questa è solo un impressione a fior di mente e vorrei avere riscontri dagli altri ... avete notato come i paragrafi successivi a quello "Tutti i messaggi sono stati cancellatti" richiamano almeno in parte i singoli messaggi ? ... Come se la prima parte fosse un indice di un testo e il resto lo svolgimento ...

lunedì 25 febbraio 2008

Nice - Idee ermeneutiche - soggetto 3,6,8

Ma quel bel posacenere stile manifesti albergo di Nizza Mercure....

Le idee sono molto nebulose...
Proviamo ad attuare una atto ermeneutico dopo la prima lettura (ERGO azzardato): la Anne in questione è un'astrazione che riunisce in sè varie identità identificate dai vari nomi con i quali l'autore si riferisce al soggetto (o ci fa credere di riferirsi). Inoltre si tratta di un ESPEDIENTE eper far emergere svariate sfaccettature di realtà come del resto dichiara chiaramente all'inizio" in modo da rispecchiare la COMPOSIZIONE DEL MONDO AL DI LA del TEATRO".
Sembra , che il personaggio, (per il quale si parla di "mancanza di personaggio, assenza, p.237), sia una sorta di catalizzatore dei vari aspetti della "comedie humaine", mostrando infatti i suoi contatti con persone provenienti da varie classi sociali.
Definizioni ed etichettature nonché sicurezza nei significati è praticamente NEGATA: "La terrificante, si, inadeguatezza delle parole", "quei passi ...che sottolineava con la biro nera perché pensava avessero un cosa? Un qualche significato? O le veniva insegnato"...

Il distacco tra parola e referente è espresso piuttosto chiaramente da Shakespeare e la fine del medioevo alla linguistica del Novecento.
Qui sembra essere ribadito, però allora la parola cosa fa? Evoca immagini, è piuttosto scioccante, provoca comunque una reazione nello spettatore, scavalca la finzione...

Per il momento non vi ammorbo ancora...

Mi viene in mente una bella colonna sonora "Incubus" dei Marillion ce la vedrei bene...

Earl Grey - soggetto 6




Se si tratta di un ritorno alla sicurezza di abitudini tradizionali, perché non inserire una bella tazza di tea (tra l'altro aromatizzato al bergamotto).


La versione classica del servizio TRULY ENGLISH and traditional.


Però la solita foto non la vedo bene e quindi mi sono sbizzarrita:-)
La versione in alto è invecchiata e ingiallita tipo vecchia foto bistrattata.
Per gli amanti del contemporary design, un po' orientale, ecco a una sobria "365 gg. IKEA" (magari si taglia meglio il bordo dx)...
Per gli altri oggetti ci devo lavorare..stavo pensando alla biro nera...

domenica 24 febbraio 2008





Ciao a tutti!
Allora aspetto i materiali che andrete a elaborare man mano.
Mi raccomando indicate il numero del soggetto a cui vi state riferendo. 

Una breve ricerca ha messo in luce che l'ultima edizione italiana del testo durava ben 3 ore!!!!
L'edizione inglese invece solo 95 minuti.
A cosa imputare tale sostanziosa differenza?

Per il nostro allestimento vorrei rimanere tra i 60 e i 90 minuti.