lunedì 3 marzo 2008

La donna "senza tempo"


Che dire di questa fantomatica Annie. Sarà una donna senza tempo, una donna che ha vissuto in epoche diverse, con diversi nomi e varie identità (Annie, Anya, Anne, Anouska); magari per fuggire da qualcuno o da se stessa?!! Penso che non abbia un volto preciso, un volto che abbia modo di essere descritto. Una donna alla ricerca di un “qualcosa” ancora da scoprire , compito molto difficile, perché forse Annie vuole così, rimanere nell’ombra della sua esistenza e dei suoi segreti. Annie è una donna che vive solo nelle nostre menti, in alcune pagine di un libro o  forse una semplice invenzione. Annie possono essere tutte le donne che mai sono vissute nel mondo reale e che sono rimaste imprigionate nel limbo dell’invisibilità.


MISSION IMPOSSIBLE

(posta The Director per i soliti motivi)

Se già con il primo pezzo avevo dovuto faticare abbastanza, questo secondo compito mi ha messo a dura prova.

In fondo si tratta solo di descrivere "la composizione del mondo al di là del teatro", dare un identità ad un personaggio attraverso le sue opinioni e poi dovremmo noi rendere credibile quel personaggio interpretandolo.

In realtà l'autore lascia ampi spazi, in quanto in ogni pezzo si scorge sempre una emozione primaria e molte altre emozioni secondarie, dando così la possibilità di ampliare la gamma delle interpretazioni. 

Ho provato a scendere nel dettaglio, lavorando sui pezzi che mi attraggono di più:

 

TRAGEDIA DI AMORE E IDEOLOGIA e FIDUCIA IN NOI STESSI

Mi sembrano brani molto simili nell'esposizione. Due persone si confrontano sulla probabile messa in scena di una storia, in entrambe le tracce una persona è sicuramente più coinvolta e più propositiva, l'altra invece asseconda e fornisce degli spunti ... sicuramente hanno una bella intesa, perchè insieme riescono a sviluppare un racconto. Mi viene da pensare ad una persona vulcanica e fantasiosa che produce freneticamente idee e l'altra più pacata e riflessiva che ascolta, indirizza e stimola i pensieri dell'altra che si lascia guidare inconsapevolmente.

 

LA MINACCIA DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE

Tre persone che commentano la versione di "Anne la terrorista" e pur parlando di eventi drammatici sembrano esporli in maniera distaccata. Tre persone con conoscenze diversificate sui fatti avvenuti e con partecipazione emotiva diversificata. L'effetto è  quello di accumulare una grande quantità di eventi tragici avvenuti in un luogo distante da dove si trovano le tre persone e di annientare il coinvolgimento emotivo, quasi ci fosse una sorte di assuefazione al male.

 

SENZA TITOLO (100 PAROLE)

Condivido quanto scritto da Angela e aggiungo una quarta persona: la voce di Anne registrata, che elenca le parole indicate nelle pause della conversazione, in quanto parte dell'opera d'arte come elemento audio. Mi viene da pensare alle tre persone come espressione di tre diversi livelli di sensibilità: il polemico come una persona molto saccente ed egocentrica, il critico d'arte come una persona attenta esclusivamente a non alterare il suo quieto vivere e il critico d'arte impegnato come una persona attiva ed attenta verso gli altri e verso il mondo. 

 

Non so se sono riuscita ad esprimere le idee piuttosto confuse che ho in testa, però vi assicuro che ci ho provato.